A.C. Simonini, 2007

A Vittorio Mameli

Non è facile parlare di sensazioni che insorgono all’incontro con opere d’arte che come “libri a rilievo’ raccontano di tempi lontanissimi, di generazioni da millenni presenti nella memoria indelebile dell’uomo, in questi giorni disperatamente alla ricerca delle proprie radici.

Vittorio Mameli ha il dono di cercare nel silenzio del tempo e nella notte terrena, queste flebili voci e di segnalare, per immagini realisticamente esatte, “un racconto ininterrotto” della memoria di un popolo preistorico “nei suoi simboli” ed altrettanto attuale nel comportamento dell’uomo che oggi vive e convive con quelle immagini evanescenti e rarefatte e quelle fortezze nuragiche così terrene, che hanno fatto della Sardegna un luogo straordinario. Deledda usò la penna per raccontare bellezza e verità. Mameli usa lo scalpello e il pennello. Questa antologica…ci voleva per capire e farsi capire.

A.C. Simonini
8 settembre 2007

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